Grès, Paper Clay e Metallo: intrecci di materia.
Grès, Paper Clay e Metallo: intrecci di materia
Nel mio lavoro ceramico amo sperimentare non solo con le forme, ma anche con i materiali. Alcune combinazioni aprono possibilità espressive sorprendenti, e tra queste il dialogo tra grès, paper clay e metallo è una delle più stimolanti.
Il grès è un impasto resistente, che dopo la cottura acquista durezza e compattezza. È il corpo ideale per sostenere strutture complesse, superfici materiche o interventi successivi. La paper clay, invece, introduce leggerezza: grazie alle fibre di cellulosa mescolate all’argilla si possono ottenere pareti sottili, giunzioni più elastiche e una maggiore facilità nel costruire forme ardite, che con un impasto tradizionale rischierebbero di collassare
Quando a questi due materiali si aggiunge il metallo, il gioco si fa ancora più interessante. Fili di rame, inserti di ferro, piccole lamine: ogni elemento metallico interagisce con l’argilla durante la cottura, lasciando tracce, ossidazioni, impronte. A volte il metallo rimane inglobato come parte strutturale o decorativa; altre volte si consuma, ma lascia dietro di sé segni e sfumature irripetibili.
Lavorare con questi tre elementi insieme significa accettare un processo in continua trasformazione. Non tutto è controllabile: la paper clay brucia in parte in cottura, il metallo reagisce al calore, l’impasto di grès si compatta. È un linguaggio fatto di equilibri e sorprese, dove la tecnica incontra il caso.
Quello che mi affascina è proprio questa dimensione di sperimentazione materica: grès, paper clay e metallo non sono solo materiali, ma diventano strumenti narrativi, capaci di raccontare storie di resistenza, leggerezza e trasformazione. Ogni pezzo è il risultato di un incontro unico, che porta sulla superficie le tracce invisibili del dialogo tra elementi diversi.
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