Tutorial. storia e tecnica di foggiatura denominata"kurinuki"

 Il kurinuki è una tecnica tradizionale giapponese di lavorazione della ceramica che si distingue per il suo approccio scultoreo e intuitivo. La parola "kurinuki" significa letteralmente "scavare" o "rimuovere" e si riferisce al metodo di scolpire un oggetto partendo da un unico blocco di argilla, scavandone l'interno per creare forma e volume. Questa tecnica si contraddistingue per il suo stile unico, organico e spesso irregolare, che enfatizza l'aspetto naturale e artigianale dell'oggetto.

Storia del kurinuki

Il kurinuki si inserisce nella tradizione della ceramica giapponese, profondamente legata ai principi estetici dello wabi-sabi, che celebra l'imperfezione, la transitorietà e la semplicità. Sebbene non sia una tecnica esclusivamente antica, il kurinuki ha guadagnato popolarità tra i ceramisti contemporanei che cercano di esprimere un'estetica più personale e naturale.

L'approccio manuale e diretto del kurinuki richiama le radici della ceramica giapponese, come le pratiche tradizionali della cerimonia del tè, dove gli utensili – come le tazze (chawan) e i contenitori per il tè – sono apprezzati non solo per la loro funzionalità ma anche per la loro bellezza unica e imperfetta.

Tecnica di lavorazione del kurinuki

  1. Preparazione dell'argilla: Si parte da un blocco compatto di argilla. La scelta del tipo di argilla è cruciale e spesso si prediligono argille con texture più grezze, che esaltano il carattere naturale del pezzo.

  2. Scolpitura e scavo:

    • Si utilizza un coltello da ceramica o uno strumento per modellare per scavare l'interno del blocco, creando lo spazio vuoto.
    • L'esterno viene modellato simultaneamente o dopo, lasciando che la forma emerga in modo spontaneo, spesso seguendo i movimenti naturali delle mani e degli strumenti.
    • Le superfici esterne e interne sono volutamente irregolari, creando un'estetica "viva" che riflette il processo artigianale.
  3. Rifinitura:

    • Non ci sono linee perfette o simmetrie precise. Gli artigiani spesso accettano le imperfezioni come parte del design.
    • L'oggetto viene levigato in modo parziale, lasciando alcune aree grezze per enfatizzare il contrasto tra superfici lisce e ruvide.
  4. Asciugatura e cottura:

    • Dopo la modellazione, il pezzo viene lasciato asciugare lentamente per evitare crepe.
    • Viene quindi sottoposto a una prima cottura (biscottatura) e successivamente smaltato o lasciato al naturale, prima di una seconda cottura.
    • Gli smalti utilizzati spesso esaltano l'irregolarità della forma, giocando con colature e trasparenze.
  5. Caratteristiche finali:

    • Ogni pezzo è unico, con forme che sembrano nate spontaneamente piuttosto che progettate.
    • L'uso quotidiano del kurinuki (ad esempio per tazze o ciotole) trasmette una connessione tattile e visiva con l'artigiano.

Significato artistico e culturale

Il kurinuki riflette l'importanza del contatto diretto tra l'artigiano e il materiale. Non essendo vincolato da strumenti come il tornio da vasaio, il ceramista è libero di esprimersi in modo più intuitivo e naturale. Questo lo rende una tecnica profondamente meditativa, in cui il processo è altrettanto importante quanto il risultato.

In conclusione, il kurinuki rappresenta una celebrazione dell'unicità e della bellezza imperfetta, incarnando i valori estetici tradizionali giapponesi e offrendo uno spunto creativo per i ceramisti di tutto il mondo.












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