tutorial: tecnica di foggiatura a "colombino"
Questa tecnica di foggiatura, tra le più antiche utilizzate dall'uomo, permette di realizzare svariate forme dalla ciotola alla statua e consiste nel costruire dei colombini d'argilla che verranno successivamente montati all'interno oppure all'esterno di un contenitore che servirà da stampo.
Nel caso vogliate realizzare, come l'esempio che ora vi mostrerò, un semplice ma d'effetto piatto decorato a colombino, procuratevi per prima cosa la materia prima...l'argilla!!
Se non avete molta pratica con questa tecnica, vi consiglio di iniziare con dell'argilla semirefrattaria.
La prima operazione consiste nel far scorrere sotto il palmo delle vostre mani un pezzo d'argilla, premete lievemente ....ma molto lievemente e fate scorrere le mani dal basso verso l'alto fino ad ottenere un colombino del diametro che determinerà lo spessore dell'oggetto che intendete realizzare.
Ora prendete un colombino ed attorcigliatelo su se stesso formando una spirale facendo bene attenzione a premere il colombino con il pollice ad ogni centimetro
Prendete l'oggetto che intendete ricopiare, ricordate però che l'argilla necessita di materiali porosi, come il legno, la terracotta il gesso, mentre per i materiali non porosi come vetro, plastica e metallo, dobbiamo mettere una pellicola trasparente per impedire che l'argilla si incolli.
Posizionate la spirale nel centro ed incominciate a montare i colombini a vostra fantasia, per un miglior risultato è bene partire con un progetto, meglio se con una matita abbozzate il vostro disegno sullo stampo.
Per attaccare i colombini fra di loro, basta inumidire le superfici a contatto con dell'acqua, se volete essere sicuri del risultato, uniteli con la barbottina.
Ps: la barbottina è la colla dell'argilla, si realizza sminuzzando dell'argilla secca lasciandola coperta da un velo d'acqua per 10 minuti, poi con un pennello si mescola il tutto fino a d ottenere una crema, ricordate che la barbottina deve essere prodotta con la medesima terra che andrete a foggiare!!
Procedete con calma, ricordate che se non avete più tempo ma volete proseguire perchè l'oggetto non è terminato, basterà mettere tutto in una borsa di nylon e chiuderla per bene.
Terminato il lavoro di costrizione e montaggio dei colombino, utilizzando una stecca (se non l'avete...pazienza ...rubate un cucchiaino dalla cucina) andate a saldate i colombini tra di loro, spostando largilla da un bordo all'altro, attenzione che non dovete semplicemente coprire le fughe, ma dovete far in modo che i colombini si compenetrino tra di loro.
Poi con una spatola levigate e sistemate il piano....non avete neanche la spatola.....ma che razza di ceramisti siete? Vabbè allora rubate una tessera...no bancomat o carte di credito!! Le tessere vanno benissimo per questo utilizzo.
I piedini dobbiamo incollarli con la barbottina.
Ora il piatto va fatto asciugare lasciandolo sullo stampo, poi una volta ben secco lo potrete cuocere e decorare a vostro piacere.
Nella foto sottostante, il nostro colombino è stato cotto con la tecnica raku.
Nel caso vogliate realizzare, come l'esempio che ora vi mostrerò, un semplice ma d'effetto piatto decorato a colombino, procuratevi per prima cosa la materia prima...l'argilla!!
Se non avete molta pratica con questa tecnica, vi consiglio di iniziare con dell'argilla semirefrattaria.
La prima operazione consiste nel far scorrere sotto il palmo delle vostre mani un pezzo d'argilla, premete lievemente ....ma molto lievemente e fate scorrere le mani dal basso verso l'alto fino ad ottenere un colombino del diametro che determinerà lo spessore dell'oggetto che intendete realizzare.
Ora prendete un colombino ed attorcigliatelo su se stesso formando una spirale facendo bene attenzione a premere il colombino con il pollice ad ogni centimetro
Prendete l'oggetto che intendete ricopiare, ricordate però che l'argilla necessita di materiali porosi, come il legno, la terracotta il gesso, mentre per i materiali non porosi come vetro, plastica e metallo, dobbiamo mettere una pellicola trasparente per impedire che l'argilla si incolli.
Posizionate la spirale nel centro ed incominciate a montare i colombini a vostra fantasia, per un miglior risultato è bene partire con un progetto, meglio se con una matita abbozzate il vostro disegno sullo stampo.
Per attaccare i colombini fra di loro, basta inumidire le superfici a contatto con dell'acqua, se volete essere sicuri del risultato, uniteli con la barbottina.
Ps: la barbottina è la colla dell'argilla, si realizza sminuzzando dell'argilla secca lasciandola coperta da un velo d'acqua per 10 minuti, poi con un pennello si mescola il tutto fino a d ottenere una crema, ricordate che la barbottina deve essere prodotta con la medesima terra che andrete a foggiare!!
Procedete con calma, ricordate che se non avete più tempo ma volete proseguire perchè l'oggetto non è terminato, basterà mettere tutto in una borsa di nylon e chiuderla per bene.
Terminato il lavoro di costrizione e montaggio dei colombino, utilizzando una stecca (se non l'avete...pazienza ...rubate un cucchiaino dalla cucina) andate a saldate i colombini tra di loro, spostando largilla da un bordo all'altro, attenzione che non dovete semplicemente coprire le fughe, ma dovete far in modo che i colombini si compenetrino tra di loro.
Poi con una spatola levigate e sistemate il piano....non avete neanche la spatola.....ma che razza di ceramisti siete? Vabbè allora rubate una tessera...no bancomat o carte di credito!! Le tessere vanno benissimo per questo utilizzo.
Ora dobbiamo costruire dei piedini di supporto, in questo caso abbiamo realizzato dei semplici bottoni d'argilla impressi con uno speciale stampino.....un vecchio pomolo in ottone, reperibile nei mercatini delle pulci per pochi centesimi.
I piedini dobbiamo incollarli con la barbottina.
Ora il piatto va fatto asciugare lasciandolo sullo stampo, poi una volta ben secco lo potrete cuocere e decorare a vostro piacere.
Nella foto sottostante, il nostro colombino è stato cotto con la tecnica raku.
Un particolare ringraziamento a Lucia, autrice del piatto a colombino.
Ciao a tutti.
Ivan
Commenti