Cottura raku con smalti e terre decantate

 Approfittando del buon tempo lo scorso fine settimana ho organizzato una cottura raku, per l'occasione oltre ai soliti smalti abbiamo preparato anche delle interessanti cristalline colorate e delle terre decantate.

Alcune persone hanno accolto il mio invito e tutti hanno portato i loro pezzi da cuocere.





Alle 7 di mattina ero in laboratorio a preparare tutto l'occorrente per la cottura.....compreso i bidoni per la carbonizzazione e per un pezzo in particolare ho scavato una buca nel terreno!!


Il pezzo in questione  è un violino in argilla realizzato da Camilla.



Dopo averlo coperto di foglie secche, l'ho ricoperto ulteriormente di sabbia fine.



Dopo alcuni minuti ho tolto la sabbia e delicatamente ho estratto il violino dal terreno.....

 ....ma non è finita qui, un altro violino attende di essere cotto e senza rotture ovviamente!!


Ora è il momento di estrarre alcuni pezzi di Alessia , che tra le varie cose è l'autrice di tutti gli scatti di questa cottura raku (GRAZIE ALESSIA!) rifornisce il laboratorio di un eccellente anzi sublime moscato DOC ed all'occorrenza procura dei  tornielli fabbricati artigianalmente in legno veramente realizzati bene, tutto proveniente dalla Val Sugana!!


Tanto per cambiare mi affumico un pochino....ma...
 ...come dice la maglietta stai calmo e fatti un corso di ceramica, questa  è la mia maglietta ufficiale per sponsorizzare il laboratorio percorso argilla.


Durante la cottura estraggo anche pezzi di Ivana, Paola ed Elena




Carico l'ennesimo forno e facciamo una pausa pranzo ben meritata.


Poi si riparte con le cotture con pezzi particolarmente impegnativi!







 Un po di raku  naked e qualche pezzo in terra decantata comunemente chiamata sigillata.


  Ora tocca alle ciotoline di Francesca.






Fumo sempre fumo, questa volta non ho utilizzato la crusca ed ho limitato moltissimo la carta, sostituendo il tutto con foglie secche, il risultato è stato un bellissimo nero fumo, provate questo sistema e fatemi sapere il vostro risultato.

Ecco l'altro violino, questo è scomposto a pezzi realizzato sempre in argilla refrattaria e coperto da terra decantata rossa.



Dei porta spazzolini da denti per il bagno di casa.


Ciotoline e pezzi di una sveglia...!!
Dopo aver portato il forno a 760°C estraggo i pezzi e li appoggio sopra uno strato di foglie e carta



Dopo alcuni minuti apro il bidone per la carbonizzazione ed estraggo i pezzi cotti.








 Ecco alcuni scatti di alcuni dei pezzi estratti dalla cottura con terre decantate.









Le foto professionali di Alessia esaltano le cavillature, i colori e gli effetti delle terre decantate.





Non potevamo unire i due violini realizzati da Camilla per una foto d'insieme.



 Ma non è finita, sono le 16,00 del pomeriggio e la cottura non è finita!!




Carbonato di rame ed ossidi metallici fanno ora da padroni.



Verso sera facciamo delle cotture con il crine di cavallo, è il momento dei pezzi di Alessia e Donatella.


Avanti con i piatti di Paola, decorati con colori sottocristallina e spugnati per dare effetto.





 PUBBLICITA'!!!!!!


E' sera il sole è calato da parecchio, ho acceso il primo forno alle ore 10,00 del mattino e senza fermarmi ho sfornato numerosi pezzi...rotture? 
1 morto!!

Ora inforno i pezzi di Elena, che visto le dimensioni notevoli occupano l'intero piano del forno.



Di oggetti ne abbiamo cotti parecchi e con soddisfazione da parte di tutti, ed i miei?
Ho fatto l'ultimo forno alle 18,30 caricando alcuni pezzi decorati in terre decantate, nei prossimi post vi mostro le mie terre decantate, la ricetta per prepararle e come utilizzarle.

Ciao alla prossima volta.

Ivan


Commenti

Unknown ha detto…
Tutto affascinante per chi ha la passione della ceramica come me e sfrutta tutte la opportunità per apprendere. Complimenti vivissimi
Isolabella
Unknown ha detto…
Tutto affascinante per chi ha la passione della ceramica come me e sfrutta tutte la opportunità per apprendere. Complimenti vivissimi
Isolabella

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